lunedì 25 giugno 2012

Fuoco // Purificazione

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" Entrando in contatto con il fuoco come elemento purificatore, esso comincia a rivelare i suoi segreti.
Il fuoco in India viene considerato una sostanza sacra, un elemento di unione fra il mondo visibile e quello invisibile, una energia di trasformazione della materia.
Il fuoco è luce e quando la luce arriva durante la meditazione, scende dall'alto e accende dal di sotto il fuoco della Kundalini. La sostanza che si libera attraverso questo processo arriva al corpo e lo invade, avviene l'unione Dio-uomo, cielo-terra. È proprio qui che possiamo comprendere la relazione fra microcosmo e macrocosmo, in cui tutte le manifestazioni fisiche sono viste come parti di un continuo processo di mutamento dell'energia. Il fuoco diventa lo strumento di una trasmutazione alchemica."

Tratto da http://www.csph.net/yaghia.html

" Capire ed usare il potere del fuoco per purificare il nostro corpo energetico è importante per la salute mentale e fisica tanto quanto il cibo. Purificazione del fuoco significa sedersi accanto ad una fiamma all'aperto. A volte possiamo aver bisogno del fuoco solo per pochi minuti. Altre volte possiamo aver bisogno del fuoco ventiquattro ore al giorno. Il fuoco può bruciare le cause di tutte le malattie ed eliminarle dal nostro corpo energetico - dalla nostra aura. L'aura umana è il campo elettromagnetico che circonda il corpo e lo penetra. E' anche chiamata il corpo arcobaleno.  Quando siamo seduti accanto al fuoco la nostra aura si dirige tra le fiamme. Il fuoco brucia la contaminazione dell'energia emotiva negativa. Sedere accanto al fuoco può togliere la depressione, la tensione e il dolore dalla nostra mente e dal nostro corpo. Il fuoco può darci energia, benefica rilassatezza e pace.

Il fuoco nutre anche il nostro corpo energetico di energia di vita fresca e potente - prana.

Il valore più importante del fuoco non è di riscaldarci, ma di purificare e nutrire il nostro corpo emotivo. Il fuoco può bruciare la pulsione di morte e le persistenti emozioni negative più velocemente di ogni altra cosa. "

domenica 17 giugno 2012

Mandala

PhotobucketL’universalità del Mandala, a partire dalla terra che è un mandala vivente, si rispecchia una struttura di unicità : il principio del centro. Il centro sta a simbolo della potenzialità eterna, nel centro giace l’eternità, inesauribile sorgente dalla quale tutti i semi hanno origine. Un mandala consiste in una serie di forme concentriche, evocative d’un passaggio tra diverse dimensioni, il microcosmo ed il macrocosmo, rappresentandone la soglia. Il centro del mandala non è solo la costante dello spazio, ma anche quella del tempo: il centro del tempo è ora. Rappresenta il culmine della consapevolezza. Le tre proprietà di base del mandala sono un centro, la simmetria ed i punti cardinali; il primo principio è costante, gli altri due variabili a seconda del mandala.
Il suo alto valore terapeutico consiste nel proiettare i propri complessi mentali nel reticolo cosmico del Mandala, esorcizzando così la propria mente che si libera di tutte le sue ossessioni. L’intento è di portare l’uomo all’AUTO-ORIENTAMENTO.
In sanscrito MANDALA significa CERCHIO e centro.
Centrare, guarire, crescere, definiscono i ritmi del processo mandalico. La connessione di tutte le parti nel mandala, come si rivela in natura con tanta facilità, aiuta l’uomo nella sua trasformazione e capacità d’integrazione, accompagnandolo nella comprensione di tutte le piccole interconnessioni invisibili. Il mandala è comunque un processo visivo e cromatico: ecco i sei colori primari complementari dello spettro : viola-giallo, rosso-verde, arancione-blu; vengono percepiti in modo soggettivo da ciascun individuo, e rappresentano un fenomeno sia interiore che esteriore.

TRATTO DA http://www.visusvita.com/mandala/mandala.htm
ARTURIAN FREQUENCIES - TIMESCHIFT EXTENDED
(ARTISTA JANOSCH, il potere della geometria sacra)



lunedì 11 giugno 2012

Grapes

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Il vino è simbolico per l'evoluzione dell'anima.
Il vino viene dall'annullamento dell'uva; l'immortalità viene dall'annullamento del sé.
Quando il sé cambia in qualcosa di diverso da ciò che era prima, è come se l'anima fosse nata di nuovo. Questo è visto nell'uva che cambia in vino. L'uva, tramite il cambiarsi in vino, vive; come uva sarebbe sparita col tempo.
Soltanto cambiando in vino, l'uva perde la sua individualità e tuttavia non la sua vita. L'uva che è proprio la stessa vive come vino; e più vive a lungo, meglio il vino diviene.

Fonti : http://astronavepegasus.forumattivo.com/t2220-la-vite-e-il-vino