L’universalità del Mandala, a partire dalla terra che è un mandala vivente, si
rispecchia una struttura di unicità : il principio del centro. Il centro sta a
simbolo della potenzialità eterna, nel centro giace l’eternità, inesauribile
sorgente dalla quale tutti i semi hanno origine. Un mandala consiste in una
serie di forme concentriche, evocative d’un passaggio tra diverse dimensioni, il
microcosmo ed il macrocosmo, rappresentandone la soglia. Il centro del mandala
non è solo la costante dello spazio, ma anche quella del tempo: il centro del
tempo è ora. Rappresenta il culmine della consapevolezza. Le tre proprietà di
base del mandala sono un centro, la simmetria ed i punti cardinali; il primo
principio è costante, gli altri due variabili a seconda del mandala.
Il suo alto valore terapeutico consiste nel proiettare i propri
complessi mentali nel reticolo cosmico del Mandala, esorcizzando così la propria
mente che si libera di tutte le sue ossessioni. L’intento è di portare l’uomo
all’AUTO-ORIENTAMENTO. In
sanscrito MANDALA significa CERCHIO e centro. Centrare, guarire, crescere, definiscono i ritmi del processo
mandalico. La connessione di tutte le
parti nel mandala, come si rivela in natura con tanta facilità, aiuta l’uomo
nella sua trasformazione e capacità d’integrazione, accompagnandolo nella
comprensione di tutte le piccole interconnessioni invisibili. Il mandala è
comunque un processo visivo e cromatico: ecco i sei colori primari complementari
dello spettro : viola-giallo, rosso-verde, arancione-blu; vengono percepiti in
modo soggettivo da ciascun individuo, e rappresentano un fenomeno sia interiore
che esteriore.
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