“C’ era un principe
che viveva in una terra lontana. Suo padre era morto da poco e sua madre si era risposata con lo zio, che
era diventato re. Il principe continuava a vivere nel regno; non era particolarmente
triste né particolarmente solo, e di
sicuro non era pazzo, almeno fino al giorno in cui tutto cambiò e anche lui
cominciò a sentirsi diverso.
Quel giorno , o più
precisamente quella notte, il principe incontrò il fantasma di suo padre, che
gli raccontò di come il fratello, l’attuale re, l’avesse ucciso con il veleno
per impadronirsi del regno e della regina. Il fantasma chiedeva vendetta, e da
quel momento in poi per il principe non ci fu più pace.
Escogitò uno
stratagemma: invitò una compagnia di guitti e chiese loro di recitare in onore
del re e della regina un dramma che gli stesso aveva scritto. Sotto gli occhi
dello zio e della madre del principe, gli attori misero in scena l’assassinio
del vecchio re e il ragazzo vide la prova della colpevolezza dipingersi sui
loro volti mentre assistevano allo spettacolo; fu allora che perse
completamente il senno.”
“Fu ucciso vero? Alla
fine della storia il principe viene ucciso giusto?” mi interruppe Sulema prima
che finissi di raccontare.
“Sì, in effetti è
così. Conoscevi già questa storia?”
“E’ stato il
fantasma, il fantasma di suo padre a ucciderlo”
“A dire il vero, no…”
“ A dire il vero,
sì, il principe cominciò ad agire secondo la logica del fantasma, si lasciò pervadere
dallo spirito del trauma e lasciò che quel demone violasse i suoi ricordi con
il dolore per la morte del padre e diventasse parte di lui. Cominciò ad agire
secondo gli ordini dello spirito, quindi dovette essere ucciso. Non diventò
pazzo, come dici tu: stava soltanto combattendo contro lo spirito del trauma. Ed
ebbe la peggio, credo. Non si sposò mai, vero?”
“No, però aveva una
fidanzata con la quale all’inizio era molto tenero, ma alla fine lei si suicidò
per colpa della durezza e della follia di lui”
“Accidenti! Ci sono
altri morti in questa storia?”
“Bè, sì. Il padre
della promessa sposa e…”
“Oh! Era proprio
arrabbiato quel fantasma, quel sosia del padre. E’ una bella storia. Chi l’ha
scritta è uno che deve saperne parecchio su come avvengono queste battaglie.”
Tratto da “Il maestro dei sogni” di Olga
Kharitidi
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