venerdì 11 gennaio 2013

L'Amleto

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“C’ era un principe che viveva in una terra lontana. Suo padre era morto da poco  e sua madre si era risposata con lo zio, che era diventato re. Il principe continuava a vivere nel regno; non era particolarmente triste  né particolarmente solo, e di sicuro non era pazzo, almeno fino al giorno in cui tutto cambiò e anche lui cominciò a sentirsi diverso.
Quel giorno , o più precisamente quella notte, il principe incontrò il fantasma di suo padre, che gli raccontò di come il fratello, l’attuale re, l’avesse ucciso con il veleno per impadronirsi del regno e della regina. Il fantasma chiedeva vendetta, e da quel momento in poi per il principe non ci fu più pace.
Escogitò uno stratagemma: invitò una compagnia di guitti e chiese loro di recitare in onore del re e della regina un dramma che gli stesso aveva scritto. Sotto gli occhi dello zio e della madre del principe, gli attori misero in scena l’assassinio del vecchio re e il ragazzo vide la prova della colpevolezza dipingersi sui loro volti mentre assistevano allo spettacolo; fu allora che perse completamente il senno.”
“Fu ucciso vero? Alla fine della storia il principe viene ucciso giusto?” mi interruppe Sulema prima che finissi di raccontare.
“Sì, in effetti è così. Conoscevi già questa storia?”
“E’ stato il fantasma, il fantasma di suo padre a ucciderlo”
“A dire il vero, no…”
“ A dire il vero, sì, il principe cominciò ad agire secondo la logica del fantasma, si lasciò pervadere dallo spirito del trauma e lasciò che quel demone violasse i suoi ricordi con il dolore per la morte del padre e diventasse parte di lui. Cominciò ad agire secondo gli ordini dello spirito, quindi dovette essere ucciso. Non diventò pazzo, come dici tu: stava soltanto combattendo contro lo spirito del trauma. Ed ebbe la peggio, credo. Non si sposò mai, vero?”
“No, però aveva una fidanzata con la quale all’inizio era molto tenero, ma alla fine lei si suicidò per colpa della durezza e della follia di lui”
“Accidenti! Ci sono altri morti in questa storia?”
“Bè, sì. Il padre della promessa sposa e…”
“Oh! Era proprio arrabbiato quel fantasma, quel sosia del padre. E’ una bella storia. Chi l’ha scritta è uno che deve saperne parecchio su come avvengono queste battaglie.”
Tratto da “Il maestro dei sogni” di Olga Kharitidi

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